01/04/15

Le mani nella merda


http://www.ilmattino.it/PRIMOPIANO/CRONACA/d-amp-39-alema-tangenti-ischia/notizie/1270336.shtml

La storia la leggete sui giornali. Ormai è diventato puerile scandalizzarsi per queste cose. Sia chiaro (prima che D'Alema denunci anche me): Massimo non è indagato ed il suo nome è venuto fuori di rimbalzo da una intercettazione nella quale due manager di cooperative rosse commentavano, riferendosi rispettosamente a D'Alema "lui è uno che mette le mani nella merda, come ha fatto con noi e ci ha dato delle cose". Ovviamente non è che se due galantuomini fanno il mio nome, magari a sproposito, io debba necessariamente finire alla gogna. Tuttavia, continuo a pensare che chi stia lì debba essere integerrimo, dare l'esempio. Quindi vendere 2000 bottiglie della propria azienda vinicola alla cooperativa Concordia, nonché 500 copie del proprio libro, sicuramente non è una tangente, sicuramente non è un reato, ma sicuramente puzza di do ut des.
Certo che veniva più facile scandalizzarsi per il Rolex al figlio di Lupi: certo, lui è di destra.
Ma adesso che è Massimino a scagliarsi contro i magistrati, con la stessa virulenza che abbiamo visto soltanto in galantuomini come Berlusconi, beh, fa un certo effetto.
D'Alema: non importa che tu sia o meno onesto o tangentato. A questo punto non importa, hai già dato. Politicamente non sei più nessuno. Non hai mai rappresentato idealmente il mio essere di sinistra. Sei un'inutile rudere che costa allo Stato un sostanzioso stipendio e guardie del corpo. Sei anche immarcescibilmente spocchioso ed antipatico. 
Fai un favore a tutti ed a te stesso: fatti da parte, per davvero. Porta a spasso i tuoi cani. Senza scorta.
Haldeyde

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