Il Papa in Africa: “No ai profilattici, sì all’umanizzazione della sessualità”.
Esultano i preti pedofili: “Santità, a questo ci pensiamo noi”.
Riporto la fatidica risposta di Benedetto XVI dal Vatican Information Service (che non è un organo di stampa bolscevica): «[...] Direi che non si può superare questo problema dell'Aids solo con slogan pubblicitari. […] non si può risolvere il flagello con la distribuzione di profilattici: al contrario, il rischio è di aumentare il problema. La soluzione può trovarsi solo in un duplice impegno: il primo, una umanizzazione della sessualità, cioè un rinnovo spirituale e umano che porti con sé un nuovo modo di comportarsi l'uno con l'altro, e secondo, una vera amicizia anche e soprattutto con le persone sofferenti, la disponibilità, anche con sacrifici, con rinunce personali, ad essere con i sofferenti».
Suona solo leggermente meglio rispetto ad alcuni titoli letti negli ultimi giorni, ma la sostanza è sempre la medesima, ovvero che il preservativo addirittura aumenta il problema e che si risolve tutto con l’astinenza e con la misericordia verso i sofferenti. Purché prima se lo piglino, l’AIDS, altrimenti niente misericordia. Almeno non l’ha chiamato “cancro gay”, come una certa pastorale rappresentanza vaticana soleva chiamare l’AIDS negli anni ’90.
Possono girarla come vogliono, ma stavolta ha sbroccato. La stampa estera ovviamente si indigna in modo più esplicito di quanto si possa fare noi col Vaticano in casa, e non c’è nulla che io possa aggiungere che non sia già stato detto e scritto meglio.
Giusto voglio esprimere la mia vicinanza di pensiero con una grande artista, ma soprattutto una grande donna, che cavalca la sua notorietà per lottare davvero contro l’AIDS in Africa: Annie Lennox (*):
«Ho grande rispetto per la chiesa cattolica, ma Benedetto XVI si è comportato da irresponsabile: le sue bugie rischiano di compromettere seriamente anni di sforzi compiuti dai volontari in Africa. Proibire l'uso del preservativo significa negare l'unica forma di prevenzione realmente praticabile. Predicare l'astinenza sessuale come soluzione per evitare il contagio dell'Aids è solo inutile demagogia, perché il sesso è un atto naturale per ogni essere umano. Considerato che tutte le persone hanno rapporti sessuali e continueranno ad averne, educhiamole a usare il profilattico per non mettere a repentaglio la salute propria e del proprio partner. […] Mi fa arrabbiare vedere il Papa scagliarsi così duramente contro l'uso del preservativo. Questa sua ingerenza sui problemi dell'Africa mi sconvolge di più, se penso che non ha ancora preso una posizione forte e negativa nei confronti della pedofilia nella Chiesa».
(*) Luca Benedetti – Il Tempo.it 24/03/2009
A proposito di pedofilia nella Chiesa, vi rimando al sito di un giornale on-line dell’Irpinia, auspicante al dialogo interreligioso (infatti si chiama “Il dialogo”). Nonostante sia di forte ispirazione cristiana (quindi né mangiapreti, né Boselli), trovate una esaustiva raccolta di articoli e documenti sul fenomeno della pedofilia nella Chiesa Cattolica. Così, giusto per non dimenticarsi.
http://www.ildialogo.org/Ratzinger/pedofiliachiese.htmCiao
Haldeyde