24/05/16

O bella #ciaone


Ciao a tutti. Resta sempre un gran bel pezzo di figliuola, la Maria Elena. Peccato che sia dotata anche di una voce, altrimenti sarebbe un bellissimo oggetto, da ammirare, ma perlomeno innocuo.
Invece lei parla, ed ultimamente lo fa sempre più spesso a sproposito.
La questione dirimente non è che sia lei, a trent'anni, a dover definire cos'è un partigiano buono o uno cattivo. Lei manco sa cosa sia stata la Resistenza al nazifascismo. Se è per questo, neppure io, che ho qualche anno in più di lei ed un padre che partigiano lo è stato, da giovanissimo, con tanto di croce di guerra (mentre il suo si dedicava a far fallire le banche - scusate, me l'ero telefonata da solo, ormai era in canna e l'ho sparata).
Il punto è che, come durante gli anni migliori del berlusconismo, giovani lupacchiotti e sciacallette vengano a raccontarmi cosa sia il bene ed il male, il di qua ed il di là, la parte giusta (la loro) e quella sbagliata (la non loro). Capisco che la disistima sia una cosa reciproca: se il cittadino pensa che i politici siano ladri, corrotti ed incapaci, è prevedibile che anche il politico possa pensare che il cittadino sia effettivamente frolloccone ed incapace di discernere. E che quindi sia necessario un consiglio, ma il più semplice possibile.
Fatto sta che nessuno entra nel merito, Travaglio a parte. Nessuno, dei politici, mi spiega perchè questa riforma è un bene od è una porcheria. E' sempre e solo un "o stai con me o sei uno stronzo".
Occhio, Boschi: capace che anche stavolta io mi schieri con gli stronzi solo per farti dispetto.
Haldeyde