29/08/14

Arbeit macht pirla


http://www.tgcom24.mediaset.it/magazine/2014/notizia/sting-apre-agli-ospiti-zappare-sui-suoi-terreni-costa-262-euro-al-giorno_2064820.shtml

Non è una notizia fondamentale, specie in un momento in cui sembra che in ogni angolo de mondo stia scoppiando la terza guerra mondiale, ci siano nuovi virus, terremoti e vulcani minacciosi.
Tuttavia, mi ha intrigato l'idea che un cantante stramiliardario come Sting riesca a venderti un pacchetto vacanze nella sua tenuta da 350 ettari che consiste sostanzialmente nel farti lavorare gratis. Anzi, non gratis, bensì pagando. E parecchio.
D'accordo, ce la vendono come un percorso a base di spiritualità e Sangiovese, dove l'attività nei campi aumenta il tasso di serotonina rendendoci più felici, attività fisica e contatto con la natura. Sì, vabbé.
Per me invece è un'idea di una crudeltà geniale, per la quale sento di provare una sorta di oscura ammirazione, una di quelle che può venire solo ad un egomaniaco stronzo come Sting. Lo stesso Sting che più di vent'anni fa, durante una tournée in Italia, si trovò ad un seminario gremito di studenti che avrebbero baciato dove camminava. Lui, presente col corpo, ma con l'espressione vacua e smaronata, stava seduto di fronte alla rappresentante prescelta degli studenti, una giovane emozionatissima che aveva vinto la lotteria di poter andare davanti a Sting e porgli una domanda di quelle solite a nome di tutta la platea. 
Lui rispose col tono antipatico di uno al quale hanno appena infilato un dito su per l'orifizio anale (con un'unghia rotta). Poi la ragazza, con voce tremante, davanti alla platea silenziosa ed immensa, gli chiese se poteva dargli un bacio. 
Cos'è un bacio ad una fan, che in quel momento sarebbe diventata la più invidiata di tutta la scuola? 
Non darglielo sarebbe equivalso a sputtanarla per sempre di fronte ad un esercito di compagni sghignazzanti che le avrebbe ricordato per tutta la vita la clamorosa figura di merda di quel giorno nefasto.
Un bacio, un gesto carino di un secondo, oppure asfaltare di merda la povera ragazza?

Sting rispose sadicamente di no, millantando una scusa sul non volere creare un precedente.

Vi meravigliate che chieda dei soldi per zappare la sua terra?
Haldeyde 

27/08/14

Credenze, miti e punto Graefenberg


Esiste? Non esiste? 
Ammetto di non essermi mai dannato a cercarlo, anche perché il luogo è imbarazzante e poco accessibile.
Non è una moneta caduta per terra, che se cerchi la vedi, bensì un qualcosa che forse fa parte di quel pacchetto psicologico che molto incide sull'intensità o meno del piacere sessuale. Siamo tutti d'accordo che per la donna la componente mentale è più fondamentale che per l'uomo, vero?
Quindi, se esista o meno quell'Area 51 della vagina, quel crop circle grande come una monetina, così ricca di terminazioni nervose da far esondare l'orgasmo vaginale come un fiume in pena, quell'interruttore on-off del godimento femminile, non ci è dato saperlo. C'è chi dice di sì, ma non è in grado di fornirci le coordinate. C'è chi dice no, perché l'area sensibile di una donna è molto più vasta, composta da un complesso clito-uretro-vaginale, il CUV, come spiega la ricerca condotta da studiosi dell'università di L'Aquile e di Tor Vergata (http://www.wired.it/scienza/medicina/2014/08/27/punto-g-non-esiste-cerchiamo/)               

In fondo non è neppure così importante. Perché l'interruttore scatta comunque se l'uomo e la donna si cercano, si amano, si comprendono. Perché l'amore si fa insieme, ed il bottone magico che la fa godere non sarebbe altro che un comodo alibi per il maschio che non ha voglia di baciare, di carezzare, di amare.
Haldeyde

PS: ciò che ho scritto nella parte finale era una bugia: se c'è un pulsante, vi prego, ditemi dov'è...

26/08/14

Il sopravvalutato Manara


Sopravvalutatissimo e, se vogliamo, in questa copertina ha toppato abbastanza evidentemente le proporzioni degli arti e la posizione della testa (a meno che Spiderwoman non abbia un collo di trenta centimetri).
Ma non toccatemi i suoi culi: per i culi e le labbra Manara è un artista immenso.
Poi, fra l'altro, non so cosa si aspettasse la Marvel da un illustratore come Manara: una Spiderwoman vestita da liceale? Con il burqa? Dico, Manara è Manara. Dovevano aspettarsi una eroina alla pecorina, tipo quella de Lo Scatto, capolavoro irripetibile in onore del quale ho immolato alcune delle mie diottrie adolescenziali...
Lunga vita, Milo!
Haldeyde


24/08/14

Gesù, sebbene risorto, resta sulla croce


Come ateo ammetto di essere facilitato nello scindere il significato iconografico del crocifisso da quello più subdolo dell'iniezione perpetua del senso di colpa. Se Gesù è risorto, perché ostinarsi a rappresentarlo sanguinolento e morente sulla croce? In un'era come la nostra, dove se ti pisciano in testa ti fanno credere che ti stanno offrendo una birra, dove tutto è immagine, promessa non mantenuta (come il Paradiso, ma ammetto che non ci sono mai stato per poterne smentire l'esistenza), dove un premier non eletto stravince le elezioni con promesse non mantenute e taroccando/smentendo ciò che ha detto il giorno prima, insomma, per farla breve, dove tutto, idee comprese, è photoshoppato, perché, allora, non si può rivedere in positivo anche l'iconografia cristiana? Via martiri sanguinanti, infilzati, squartati, bruciati, accecati, via crocifissioni! Solo angeli, miracoli, moltiplicazioni di pani, Paradisi, oro, incenso e mirra! 
Già...
Ma il senso di colpa, allora? Quello attorno al quale ruota la fortuna ed il potere del clero?

Vabbé, lasciamo quel povero cristo appeso per altri duemila anni...
Haldeyde

23/08/14

Il sesso forte, anzi crudele


Ormai da tempo abbiamo capito che il sesso forte non è quello maschile. Magari solleviamo pesi maggiori, magari siamo più pelosi (a parte una mia compagna delle medie della quale non farò il nome ...OK, si chiama Chiara), magari corriamo i 100 metri più velocemente alle Olimpiadi, oppure ci orientiamo meglio senza cartina in una città straniera. Magari parcheggiamo meglio. Anzi, senza magari.
Ma noi maschi non siamo il genere più forte. E neppure il più crudele. In questo le donne, se vogliono, ci battono di gran lunga, ci stracciano, non c'è gara.
Dovrei scrivere un trattato lunghissimo sulle raffinate tecniche di tortura mentale alle quali mi ha sottoposto mia madre fin dalla tenera età, basate sui più turpi dei ricatti morali ("Ah, non fai questo?! Ed io non ti faccio più da mangiare, non ti lavo, non ti aggiusto, non ti stiro, non ti do' la paghetta ..." e via discorrendo all'infinito), oppure sugli inverosimili confronti retorici ("Chi cucina meglio della tua mamma? Chi ti vuole bene più della tua mamma? Chi fa i tortellini meglio della tua mamma?). Roba che Guantanamo è Disneyland, al confronto. Se oggi io sono l'essere limitato e pavido che sono, lo devo a lei.
E che dire di mia moglie, donna di impareggiabile dolcezza e pazienza? Ma provate a svegliarla nei giorni festivi: fa sembrare un Grizzly tenero come Winnie the Pooh. 
Oppure arrischiatevi a non mantenere una promessa fatta a mia figlia, anche per motivi di oggettiva gravità (tipo oggi, che non siamo andati in piscina perché diluvia): il waterboarding ai detenuti di Abu Ghraib è più sopportabile della litania senza sosta alla quale può sottoporti per ore.
Le donne, ripeto, sono potenzialmente delle aguzzine raffinate e crudeli ed è per questo che non mi auguro davvero che la Jihad apra ai boia al femminile, come la candidata Kadijah Dare, cittadina britannica convertita e trasferitasi nel cuore del cosiddetto Califfato dell'IS, una giovane, poco più che ventenne, che non vede l'ora di poter giustiziare un uomo.
In fondo, un po' come qualsiasi moglie alla domenica pomeriggio durante la partita, o in fila all'outlet per quel paio di scarpe col tacco che le piacciono tanto. Sete di sangue, di rivalsa, voglia di fare del male, di arrecare sofferenza. Anche gratuita.
Per questo non hanno bisogno dell'Isis.
Haldeyde

PS: ovviamente è tutto una celia. Non fatemi del male.

22/08/14

Armiamoli e partite


Lo so che non conta nulla, ma mi corre l'obbligo di fare una precisazione. Non che la vignetta sia 'sto capolavoro, ma non vorrei essere tacciato di plagio.
Infatti, come faccio quasi sempre ultimamente, ho postato la vignetta sul mio profilo facebook la sera del 20 agosto, ovvero due giorni fa. La mattina dopo, sul Fatto Quotidiano del 21 agosto, l'editoriale di Marco Travaglio era incentrato sul medesimo argomento, con tanto di dettagliata storia sulla dotazione di armi belliche e chimiche ai mujaheddin, poi a Saddam, nonché circostanziata spiegazione su chi siano effettivamente i peshmerga curdi e di quanto sia contraddittorio additare un popolo come terrorista e poi farlo diventare amico (e viceversa), senza sapere sostanzialmente nulla di esso.
Oggi Travaglio continuava sul medesimo tema nel suo editoriale.
Siccome non credo di essere così ispirato, né tanto meno che Travaglio guardi il mio profilo su facebook, è evidente che entrambi abbiamo trattato a modo nostro il medesimo argomento, così come ben più validi analisti del sottoscritto stiano facendo nel medesimo momento. Tuttavia, postando sul blog la vignetta solo oggi, mi seccherebbe essere additato come copione dai pochi fedeli lettori.
Ecco.
Haldeyde

17/08/14

Invito al dialogo (con droni)


Vabbé, la battuta si spreca. Anche su Spinoza ce ne sono di bellissime, che giocano sull'idiosincratica stitichezza del Movimento 5 Stelle ad impostare una qualunque forma di dialogo con il PD, a partire dal povero Bersani.Tuttavia, l'articolo di Di Battista "Isis, che fare?" è stato, come spesso accade per ogni cosa detta da esponenti del M5S, riportato in modo parziale, sottolineando esclusivamente la parte negativa de messaggio, ovvero la quasi legittimazione degli attacchi kamikaze (purtroppo il terrorismo resta la sola arma violenta rimasta a chi si ribella). Ovviamente è partito il solito coro sdegnato di chi non ha voluto cogliere l'essenza del messaggio, racchiuso nella frase "Se a bombardare il mio villaggio è un aereo telecomandato io ho una sola strada per difendermi a parte le tecniche nonviolente che sono le migliori: caricarmi di esplosivo e farmi saltare in aria in una metropolitana".Gli esponenti del M5S non sono nuovi a proferire cazzate atomiche, ultimamente, ma uno sforzo per leggerli od ascoltarli fino in fondo andrebbe fatto. Perché dovrebbe essere così scandaloso proporre il dialogo con l'Isis quando ci siamo tutti (o in maggioranza) sentiti perlomeno vicini ai palestinesi di Gaza, vittime di attacchi di ingiustificata violenza da parte di Israele? Chi non ha mai pensato, cavoli, se mi invadono, mi buttano giù la casa con i bulldozer, mi prendono la terra, l'acqua, mi chiudono al di là di un muro e poi mi bombardano, con il benestare e gli aiuti armati dell'occidente, cosa dovrei fare se non caricarmi di esplosivo e con la forza di tutta la mia disperazione restituire un po' dello stesso terrore, della stessa morte? Credo che questo fosse il senso delle parole di Di Battista (se non ritratta tutto domani dopo essere stato sgridato da Grillo).
Allora perché non provare perlomeno a capire l'attuale situazione dell'Iraq, dopo aver scardinato la dittatura laica di Saddam per una democrazia che in realtà ha distrutto tutti gli equilibri che si erano difficilmente ricomposti durante il suo "governo"? Perché invece si parla di armare i Curdi per far fare a loro il lavoro sporco e pericoloso, lo stesso che faceva Saddam quando era un amico perché fronteggiava gli iraniani?
Sono tutte situazioni difficili, ma le soluzioni sono state tutte diverse e finora tutte sbagliate. 
Se il casino scoppia dove c'è petrolio allora si manda velocemente l'esercito (Libia, Iraq). Se non c'è petrolio o si appoggiano a parole o con finanziamenti discreti i ribelli (Tunisia, Egitto e la loro primavera araba). Se c'è Israele si tifa per lui e basta altrimenti ci ripropinano i sensi di colpa della shoah. Se c'è il rischio di bisticciare con uno più grosso, si tergiversa dignitosamente (come in Siria, dove la Russia ha posto il veto all'intervento militare ed in realtà i massacri e gli esodi sono di proporzioni bibliche, ma nessuno ne parla più). Con l'Isis niente di meglio che armare i Curdi e che si scannino fra loro. 
In realtà la vera grossa pippa viene dall'Ucraina: lì sarà difficile trovare la quadra, ma alla fine la spunterà Putin, specie con l'inverno alle porte.
Bon, ho fatto un po' di casino e me ne scuso. Tutto questo per dire che, per una volta, non sono in disaccordo con quanto ha detto Di Battista.
Haldeyde

16/08/14

Pornodipendenza al femminile

Notizia da La Repubblica: 
anche le donne possono diventare dipendenti dalla pornografia (*)


(*) http://www.repubblica.it/scienze/2014/08/07/news/sesso_donne_pornografia_dipendenza-93320641/

...
Gli scienziati hanno inoltre scoperto che l'ipersessualità delle donne somiglia molto a quella precedentemente osservata negli uomini con lo stesso problema: dipendenza da pornografia, masturbazione eccessiva e promiscuità. Lo studio ha coinvolto 102 giovani donne, la metà delle quali consuma porno online e l'altra metà no. Un esperimento ha anche analizzato i livelli di eccitazione alla vista di 100 immagini pornografiche, così come il desiderio per il sesso. 
"I risultati - hanno riferito i ricercatori - indicano che gli utenti porno di Internet trovano le immagini pornografiche più eccitanti e hanno riportato maggiore desiderio rispetto ai non utilizzatori".


Geniale. Non me l'aspettavo.
Scommetto che se prendo 100 golosi di salsiccia (come il mio amico Fabio P.) e 100 vegani, alla vista di una porchetta sfrigolante sulla graticola gli amanti della salsiccia sbaveranno in media più dei vegani. Anche l'esperimento antitetico, cioè l'esposizione di una bietola lessa alle medesime popolazioni statistiche, darà il risultato opposto.
E' la solita notizia estiva del menga, ma che racchiude una perla di saggezza: donne, non fate raffronti fra il vostro partner e gli aitanti stalloni dei film porno, altrimenti noi maschietti poi pretenderemo di farli fra voi e le agili e disinibite giumente. Considerate i porno come una specie di film di fantascienza o di un polpettone della Marvel, con i supereroi e le supereroine (che non esistono).
Haldeyde 

13/08/14

Assolto perché il fallo non sussiste

Lui non poteva sapere l'età di Ruby 
per un semplice fatto logopedistico.



Tutti scandalizzati per l'assoluzione di Silvio in appello al processo Rubygate.
Il fatto non sussiste: semplice. La ragazza non poteva esprimersi correttamente per un un ingombro sterico fra la sua lingua ed il suo palato. Argomento più da logopedisti che da legulei.
E adesso basta, per favore. E' stato tutto chiarito.
Haldeyde

11/08/14

Va bene il dialogo, ma cazzo.


Capisco le riforme, capisco cambiare il paese, ma soffermiamoci un attimo su chi sta dalla parte opposta delle labbra della Boschi e della Finocchiaro. Smack! Slurp! Eppure, vi ricordate chi sono?
Haldeyde


08/08/14

Capitani oltraggiosi - 2


Vabbé, dai, è solo per fare satira. Renzi l'ho votato sapendo che avrei dovuto concedergli il tempo necessario per fare effettivamente qualcosa, dopo averlo promesso.
Né mi preoccupa molto il segno negativo sulla crescita del PIL: era veramente da mammalucchi pensare che le cose stessero effettivamente andando bene come gli organi di informazione (irregimentati come ai tempi di Berlusca) vogliono farci credere, salvo poche eccezioni. Basta fare un giro in una qualsiasi zona industriale per vedere i cadaveri delle aziende che hanno chiuso e le moltitudini di disoccupati con nessuna prospettiva a breve.
Però il tempo glielo voglio dare, al giovane volpone Renzi. Massì, anche per fare gli inciuci con Silvio e Verdini. 
Vediamo dove va. Sono curioso.
Speriamo non su uno scoglio.
Magari proprioper fare un inchino all'ex-cavaliere...
Haldeyde

07/08/14

Capitani oltraggiosi (*)


(*) Titolo rubato all'immenso Joe Lansdale, texano creatore, fra le altre cose, dello stupendo ciclo di romanzi con protagonisti Hap e Leonard.
Haldeyde

06/08/14

Eurotofobia (*)

Dopo il testo teatrale "I monologhi della vagina" di Eve Ensler,
la brava Laura Pausini porta sul palco "L'assolo della vagina"




(*) Eurotofobia: paura o forte repulsione per gli organi genitali femminili. Spesso ci si riferisce a questa patologia usando il termine “colpofobia” (dal greco kólpos, che significa appunto vagina), anche per evitare confusione semantica con un termine simile, ma dal significato completamente diverso ossia la “ereutofobia”, ovvero la paura di diventare rossi che nulla ha a che vedere con il sesso.

Gli italiani sono più guardoni od eurotofobici? Tutto questo dibattito sulla passera della simpatica Laura, mostrata (forse?) involontariamente sul palco durante un concerto, è più dovuto ad un irresistibile prurito gossipparo o ad una vera paura per l'organo femminile sempre più emancipato?
O forse perché, non potendo parlare di cose importanti per non dare fastidio a nessuno, si deve giocoforza ripiegare sulle solite cazzate?
Vi lascio a questo ponderoso dilemma. Intanto mi sintonizzo su Youtube: prima o poi un nudo integrale della sublime Beyoncé dovrà pure saltar fuori! 
Haldeyde

05/08/14

L'elettore medio


Sì, è un po' vecchiotta, ma ci sono state le ferie di mezzo.
Io poi non butto via nulla.
Haldeyde