24/11/19

Perché ti amo troppo


Se ne parla tanto, ma non se ne parla abbastanza. O forse non se ne parla nel modo giusto.
Dissacrare il tema può servire a parlarne in un altro modo, o forse nemmeno questo è il modo giusto.
Diciamo che un uomo che picchia una donna è semplicemente un verme, una ameba, una blatta.
Un uomo che picchia una donna è un vigliacco. E' una merda.
Detto questo, perché un uomo, nel 2019, si deve sentire ancora in un certo modo tutelato quando picchia una donna? Eppure leggi ce ne sono, ed anche abbastanza ben fatte, per impedire a questi vermi di perpetrare questi crimini nella sostanziale convinzione di essere tutto sommato dalla parte del giusto.
Cosa possiamo fare, noi, nel nostro piccolo, nel nostro quotidiano, per farci portatori di una nuova educazione, e non solo affidarci alle pene comminate dai nostri legislatori?
Magari anche solo parlarne, tutti i giorni. Magari non ricordarci della parità uomo-donna soltanto l'8 marzo o a San Valentino. Magari affiancando le nostre compagne nelle piccole mansioni quotidiane casalinghe, che non sono per forza appannaggio della donna perché fino a pochi decenni fa era così e basta.
Le mani, come le braccia, od anche le gambe, vanno usate solo per abbracciarle e carezzarle, le donne.
E chi le usa per picchiare è perché ha il pene troppo piccolo.
Haldeyde

23/11/19

Zagabria, mon amour


Caro Silvio.
Parlare male dei comunisti a Zagabria porta sfiga.
Succede che poi cadi dal palco e di fai un grosso ematoma.
Comunque auguri di pronta guarigione: questa Italia ha ancora bisogno di te.
Haldeyde

22/11/19

Il metodo Salvini


Non potrei pensarla e dirla meglio di come ha fatto e fa regolarmente Andrea Scanzi, quindi lo copio ed incollo:

VUOI DIVENTARE COME SALVINI? SPARA QUALCHE RUTTO E PARLA A CASO
La vita è solo dolore, come ci ricordano Matteo Renzi e Alessandro Morelli. Avete avuto la sfiga di nascere con idee tutt’altro che di destra e avete pure buona memoria: insomma, avete sbagliato di brutto paese. Per questo non vi spiegate come, stando ai sondaggi e non solo, la maggioranza degli elettori straveda per quella sagoma involontaria di Capitan Reflusso. Io ne conosco i segreti e, volendo molto bene tanto a lui quanto a voi, intendo insegnarvi come diventare Matteo Salvini in dieci mosse. Seguitemi passo passo e sognate indefessamente con me.
Passo 1. Parlate di tutto senza avere la minima contezza di nulla: da noi, si sa, la competenza vale appena meno di Tabacci in Parlamento.
Passo 2. Buttate la palla in tribuna ogni volta che siete in difficoltà, cioè (nel caso di Salvini) sempre. Se per esempio vi chiedono “Come risolverebbe la situazione a Venezia?”, rispondete così: “Posso dire che dare 35 euro ai migranti è una vergogna?”. Cosa c’entra con la domanda? Nulla. Quindi è perfetta per l’italico pubblico, così misericordioso da credere persino a uno come Salvini.
(Se poi, dopo la risposta, piazzerete pure un bel rutto in si bemolle, il messaggio arriverà più forte).
Passo 3. Tirate la volata alla vostra candidata in Emilia Romagna, notoriamente esperta di amministrazione e buon governo, promettendo ospedali aperti al sabato e alla domenica. Se poi volete proprio esagerare, aggiungete che con voi al governo si passerà pure i semafori quando c’è il verde. Roba forte.
4. Trangugiate ogni cosa come se non ci fosse un domani, prendete 27 chili al giorno e fatevi fotografare per ogni morso dato al bolo di riferimento, sia esso un arancino alla sugna, una lasagna cesellata con l’alchermes fatto in casa da Borghezio o un genuino tiramisù al napalm.
(Anche qui, se dopo la foto sparerete un bel rutto, i sondaggi schizzeranno alle stelle).
5. Se vi chiedono del Mose, prendetevela a caso con Toninelli per poi chiedervi sgomenti “perché diavolo il Mose non è ancora finito?!?”, benché la regione in oggetto sia governata dai tempi di Badoglio dalla Lega. E benché al governo nazionale di “Roma ladrona”, al tempo, ci fossero gli stessi che ancora oggi quello lì chiama eufemisticamente “alleati”.
6. Pregate che Saviano, Murgia e derivati assai minori tipo “Maria Antonietta” Aprile o “Fascino Vivido” De Angelis, continuino a tirarvi la volata. Gli amici sono preziosi.
7. Se ti interpellano su cose tremende come la morte di Stefano Cucchi, fai battutacce sul buco nell’ozono: in qualsiasi altro paese ti inseguirebbero col badile, ma da noi no. Anzi.
8. Se ti interpellano su questioni complesse (ancor più per Salvini) come Ilva o Arcelor Mittal, prenditela con chi ha cancellato quella porcata dello scudo penale. Anche se quel qualcuno, per quanto controvoglia, eri tu.
9. Quando vai in tivù, scegli Porro e non Floris. Col primo, e non solo con lui, è come parlare da soli. Col secondo, e non solo con lui, è un po’ più dura.
10. Manda tanti bacioni a Renzi, perché un fiancheggiatore come lui mica lo ritrovi. Prega il cuore immacolato della Vergine Maria che sia così saturo d’amore da perdonarti tutte quelle citazioni a caso. E soprattutto guardati bene dall’interrompere questa spaventosa erosione di neuroni e buon senso, perché se un bel giorno tale pestilenza intellettiva cessasse, quelli come Salvini varrebbero d’un tratto meno di una tellina morta. E farebbero ridere anche solo a guardarli.

19/11/19

Alluvioni emiliano-romagnole


Con la Lega potremo avere alluvioni anche di notte, tutti i sabati e domeniche.
Haldeyde

18/11/19

Cazzari multicolor e bipartisan


Parafrasando Travaglio e Scanzi, i cazzari abbondano in politica. Prima quello rosé, poi quello verde.
Entrambi cazzari, entrambi pericolosissimi. Lo stesso nome e la stessa straordinaria abitudine nel dire una cosa e fare il contrario. State tutti in occhio quando dovrete mettere la crocetta sui loro simboli.
Haldeyde

16/11/19

L'Emilia Romagna non si Lega


Di Salvini ho riscoperto un suo lato positivo: con lui non c'è bisogno di spremersi le meningi per fare satira. Basta citarlo. Dopodiché, una parte del pubblico (quella con a casa l'elmo con le corna o la croce celtica appesa alle pareti) lo osannerà, mentre l'altra parte si farà grasse risate.
E' un po' frustrante per chi fa satira di mestiere, ma per uno pigro come me è fantastico.
Coraggio, citatelo spesso. Spandete il suo verbo. Ridiamo insieme.

PS ai miei 5 Stelle. Non fate cazzate in Emilia Romagna. Piuttosto state immobili e lasciate che vinca Bonaccini. OK è del PD, ma per favore non facciamo andare alla presidenza una leghista. Facciamo harakiri un'altra volta, please.

Haldeyde

08/11/19