16/04/11

Mettiamo le mani avanti

Niccolò è troppo stressato per occuparsi anche di Angelino.

Silvio ha già nominato il suo prestanome per il 2013, un po' come Putin quando ha passato la mano a Medvedev (comunque di tutt'altro curriculum rispetto ad Angelino). L'avvocato salernitano è talmente vuoto da risultare perfetto per il suo futuro ruolo: come un Muppet's gli si infila la mano dentro e, muovendo la bocca, escono le boiate di Silvio. Talmente perfettamente vuoto che nessuno nel PDL trova nulla da obbiettare, forse convinti tutti di avere qualche contenuto in più di cui andare orgogliosi.

Ma con quest'ultima porcata della prescrizione breve, non c'è proprio più nulla di cui andare orgogliosi. Perfino i leghisti, quelli forcaioli che sbraitavano contro Berlusconi nel '98 dandogli del "mafioso di Arcore", oggi si limitano ad un laconico "abbiamo votato" e, compattamente, rientrano nei ranghi. Sperano forse con quattro proclami razzisti di Speroni e Castelli di ingraziarsi nuovamente la loro delusissima base, ma si sbagliano. Perderanno voti, insieme alla loro coerenza.

Haldeyde

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