
“Noi lavoreremo sempre perché sia garantita l’autonomia e l’indipendenza dei magistrati e nessuna nostra riforma vorrà mettere i Pm sotto l’esecutivo. Crediamo che l’autonomia e l’indipendenza dei magistrati siano un presidio di legalità che non va toccato”, ha recitato come un noioso mantra il ministro della giustizia, ormai conscio della sterile ripetitività di questa poco credibile storiella.
Stavolta però il Procuratore Antimafia Grasso non ha porto l'altra guancia:“Come è possibile dialogare con chi ti prende a schiaffi, con chi chiama i magistrati matti, cancro, golpisti?”
Haldeyde
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