C'è chi assume sostanze dopanti per vincere le olimpiadi
e c'è chi fa alleanze con l'UDC per riuscire
lo stesso a perdere le elezioni.
Io non mi unisco al coro ipocrita di chi adesso pugnala un nostro atleta perché ha barato.
Finché vinceva medaglie in modo pulito, tutti ad ammirare lo spirito di sacrificio di abnegazione necessari per tirare a marciare 50 km senza scoppiare. Adesso nessuno che abbia la pietà e lo spirito di comprensione per l'uomo terrorizzato all'idea di non farcela, in un mondo dove in tanti barano e tu devi fare una fatica d'inferno per stare loro davanti. Non giustifichiamolo, per carità (manco fosse un Berlusconi qualunque), ma almeno capiamolo.
Lui, per avere barato per una medaglia, oggi è un uomo in disgrazia.
Perché la stessa sorte non deve capitare alla ghenga di mercanti, bugiardi, ladri che abita nelle stanze della nostra pubblica amministrazione?
Scusate il populismo.
Haldeyde
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