27/04/14

Il sostegno a Kiev


Il povero premier Yatseniuk sperava di ottenere qualcosa con gli incontri odierni con Renzi e col Papa.
Il primo gli ha fatto giusto una inutile supercazzola sulle riforme che Kiev dovrebbe fare, magari mentre Putin li invade con i tank.
Il secondo, che gli ha regalato una penna, dicendogli di firmare la pace con quella. Che, se vogliamo essere sinceri, pur con tutta la simpatia che ho per Papa Francesco, sa anche di presa per il culo.

Chissà perché è tornato a Kiev con un giorno di anticipo, bypassando le celebrazioni per la canonizzazione di Giovanni Paolo II e di Giovanni XXIII...
Haldeyde

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