15/11/15

Mai in pace


E' un argomento troppo grosso per essere trattato in poche righe. Impossibile condensare in poche parole la mia perenne confusione di fronte a questo genere di tragedie.
Però è sempre il risultato finale ad essere garantito: partono gli aerei, si sparano i missili. 
E si aggiungono morti innocenti a morti innocenti. Innocenti erano  e sono i morti ed i feriti dei vari attentati a Parigi. Innocenti saranno i civili di Raqqa che sono sotto i bombardamenti francesi in questo momento. Sì, perché a Raqqa non c'è solo l'Isis: ci sono anche gli abitanti che si sono dovuti convertire a forza per non essere trucidati dagli uomini del califfato, e che adesso si pigliano pure le bombe destinate a loro. Il risultato, dicevo è sempre quello, che si chiami Bataclan, stazione di Madrid, Twin Towers, Pearl Harbour: si entra in guerra e si ammazzano soprattutto i civili.
L'onda emotiva è sempre fortissima quando la strage colpisce noi occidentali a casa nostra. E' comprensibile. Se Boko Haram ammazza 2000 studenti è più facile scrollare le spalle: tanto sono là, in Africa, tanto sono neri. Ma quando ci sparano in casa le cose cambiano e diventa più facile odiare il nemico.
Il mio problema è che non ho capito bene chi sia davvero il nemico, così come non l'avevo capito l'11 settembre 2001. Per voi è sempre così chiaro? Per me no. Allora crollarono le due torri ed il giorno dopo ci venne servito a tavola il nuovo nemico, Bin Laden, che fino al giorno prima non sapevamo manco chi fosse. Poi è toccato a Saddam, poi a Gheddafi. Oggi tocca al califfato, ma il risultato è sempre che americani, francesi ed  i loro alleati, fra i quali noi, si armano e partono per bombardare qualche territorio ricco di petrolio.
Perché, ragazzi, io non ci credo alla storia della guerra di religioni. I musulmani mica amano la violenza, e mica ci odiano se non andiamo sempre ad esportare a casa loro la democrazia come la intendiamo noi in occidente. Sarà complessa la convivenza, ci saranno varie forme di integralismo, ma alla storiella della crociata alla rovescia, che tanto piaceva alla Fallaci, io non ci voglio credere.
Però, come sempre, non ho risposte certe, non ho soluzioni.
Dedico un pensiero alle vittime del terrorismo.
Ed alle prossime vittime di guerra.
Haldeyde

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