07/01/20

Il bambino (scemo) col pulsante dell'atomica


A parte quell'irresponsabile dell'ex Ministro Verde dell'Interno che ha ringraziato Trump per quello che è a tutti gli effetti un attentato terrorista, l'opinione pubblica e la platea politica è più o meno timidamente schierata contro l'efferatezza del Presidente USA, il quale, per distogliere l'attenzione dalle sue beghe interne, ha spostato l'argomento nuovamente sul Medio Oriente sporco e cattivo.
Peccato che il generale Quassem Soleimani, per quanto fosse temuto e forse anche odiato, in quanto uomo forte della rivoluzione islamica, è stato anche uno dei più grandi nemici dell'ISIS.
Quindi contraddicendo il detto che il nemico del mio nemico è mio amico, il biondo Presidente ha spedito un drone (forse partito da Sigonella, non mi è chiaro, ma comunque non ha chiesto il permesso a Di Maio) e ha deciso di ammazzarlo, insieme ad altri 7 poveracci che erano vicini a lui, twittando orgoglioso che gli USA hanno il diritto di difendersi. E' singolare questo appellarsi degli USA, come di Israele, al diritto di difendersi (preventivamente) per giustificare qualsiasi porcata nei confronti di un indifeso.
Comunque, sarà perché adesso Trump è un po' nervoso per la procedura di impeachment, sarà perché casualmente in Iran hanno appena scoperto un colossale giacimento di petrolio (cosa che di solito porta sfiga e bombe a breve termine in qualsiasi stato del mondo venga trovato, ad eccezione di USA e Russia), il bambino capriccioso col vizio del tweet ha cominciato a vomitare minacce al limite della follia. Purtroppo in Iran (che è il paese attaccato, non dimentichiamolo, e per favore accogliamo col beneficio del dubbio le accuse americane che a momento non sono state dimostrate) qualcuno la prenderà male. Oggi, solo nel corteo per il funerale di Soleimani, 50 persone sono morte schiacciate dalla folla. Diciamo che non farà bene al sentimento anti-occidentale (talvolta più che giustificato) che aleggia in Iran. Non dimentichiamo che l'Iran è stato il primo paese colpito dalle politiche destabilizzanti americane, a partire dal 1951, quando la CIA contribuì a rovesciare il leader democraticamente eletto Mohammad Mossadeq, colpevole di essersi opposto allo sfruttamento delle risorse petrolifere da parte della futura BP.
Mi permetto di segnalare un libro fondamentale al fine di capire come gli Stati Uniti abbiano veramente operato una strategia di conquista del mondo, non solo militare, ma soprattutto economica:

Buona lettura
Haldeyde

1 commento:

Alligatore ha detto...

I politici Usa sono da sempre dei cowboy idioti, da Reagan in poi mi ricordo di sparate, guerre, morti, uccisioni, fregandosene delle opinioni altrui e portando il mondo sempre al limite della distruzione. Con questo personaggio infantile credo abbiamo raggiunto il peggio, hanno toccato il fondo (non resta che scavare ... speriamo non siano fosse da morti per tutto il mondo).