Nella sostanza, è una mossa che mi è piaciuta e che ha un che di goliardico: prima fare sparire dal decreto finanza l'IMU per gli edifici commerciali riconducibili alla Chiesa Cattolica, e poi farla riapparire all'ultimo momento.
Nella pratica, non è altro che un piccolo coupe de theatre, per farci dire: "Cavolo, hai visto Monti? Non la fa passare nemmeno ai preti!". In realtà, l'ambiguità nel distinguere un luogo di culto dalla cappelletta di un albergo o di un ristorante farà sì che il gettito finale di questa operazione sarà molto più contenuto di quanto ci si aspetti.
500, forse 600 milioni di euro, forse meno di quanto già dato all'Impregilo per la costruzione di un ponte che non si farà mai.
Ma è ugualmente una iniziativa apprezzabile agli occhi dei milioni di lavoratori che stanno per ricevere, col beneplacito dell'OCSE e del mondo intero, la più epocale mazzata ai loro diritti fin dai tempi della schiavitù.
Un contentino, diciamo. Per farci sentire un po' meno disuguali.
Facciamocelo bastare, per oggi.
Haldeyde
Nessun commento:
Posta un commento