Non solo a noi italiani capita di dover scegliere fra il peggio ed il meno peggio.
Anche i nostri cugini d'oltralpe sono messi maluccio. Quasi peggio che da noi. I loro partiti tradizionali, quelli che una volta chiamavamo destra e sinistra, droit et gauche, sono scomparsi, falliti.
Anche da noi, a dire il vero, ma con un processo più complicato: quello della superframmentazione. Abbiamo così tante sinistre e così tante destre che non se ne fa una, per la gioia dei nuovi partiti/movimenti aspiratutto. Da noi i 5 Stelle, che raccolgono gli infelici di destra e sinistra che non si riconoscono più in questa classe politica, ed i renziani, che mascherati da centrosinistra hanno raccolto i distratti di sinistra e tutta la vecchia DC, smantellando quella che era la sinistra vera, con i suoi pregi ed i suoi difetti.
In maniera simile, ma con netti distinguo, in Francia abbiamo il contenitore della protesta francese che è il Front National della Le Pen (che oltre alla protesta raccoglie anche un significativo numero di camerati e neofascisti), ed il nuovo partito di Macron, che è una specie di Renzi che strizza l'occhio a tutti, senza essere in pratica nessuno.
Domani, milioni di francesi andranno a votare turandosi il naso, molti altri non ci andranno (un po' come alle ultime primarie del PD). Tutti a fare il tifo per il male minore, Macron, probabilmente, ma senza che il risultato sia così netto.
Così diversi da noi, così uguali a noi.
Liberté (forse), fraternité (sempre meno). Egalité (questa non più).
Haldeyde
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