08/12/19

In un mare di Nutella


Capitan Cazzaro ogni giorno ne escogita una sempre più bella della precedente.
Ieri evocava la Madonna di Medjugorje a testimonianza del fatto che il premier Conte, a suo dire (suo e della Madonna), è un bugiardo. Semplice: si vede dallo sguardo. E se lo dice la Madonna di Medjugorje sarà pure vero, no?
Oggi trova il modo di superarsi, mettendo in atto una sinergia tanto strampalata quanto originale: la cazzata sesquipedale combinata all'auto-smentirsi per poi di nuovo auto-auto-smentirsi. Una roba che i tuffi carpiati di Tania Cagnotto gli spicciano casa. Spiego meglio.
Di Salvini si può dire di tutto. E' un uomo che nella vita politica (praticamente tutta la sua vita) è riuscito nell'arduo compito di dire tutto, su tutto, ed a smentirsi su tutto. Eccetto su di una cosa, finora: la Nutella. Sulla Nutella lui è sempre stato coerente. Solo su questa. Finora.
La Nutella è stata e sarà un elemento fondamentale nella vita politica dell'ex ministro dell'Interno e futuro dittatore dello Stato di Bananas. La Nutella lo accompagna in numerosi selfies mattutini, come pacificante ingrediente alla sua immagine tranquilla e coccolosa di razzista travestito da bravo guaglione. C'è un disastro ambientale? Lui appare con la fetta di pane e Nutella in mano, come dire: tranquilli, va tutto bene, io sono uno di voi, anche me piace la Nutella (come a tutti voi, del resto, imbecilli). Chi non ama un uomo sorridente, col faccione tondo ed una italianissima fetta di pane e cioccolato in mano? Ecco, appunto: italianissima?
Forse indispettito dall'ennesimo raduno di sardine a Ravenna, in 7000 per una città piuttosto piccola, tanto per capirci, il Capitan Cazzaro è riuscito ad inventarsene un'altra, che persino quelli della redazione di Lercio hanno seriamente pensato di cambiare lavoro: Capitan Cazzaro ha tuonato contro la Nutella, colpevole di utilizzare nocciole turche, nientemeno. Un po' come accorgersi che i finanziamenti russi nascono da rubli trasformati in euro o diamanti. Uno smacco intollerabile.
Insomma, in un solo colpo ha:
  • tuonato contro una cosa talmente buona che mette d'accordo tutti, un po' come l'amore della mamma, che non si discute;
  • sputtanato un'azienda che non solo è italianissima, ma che della sua politica aziendale ed etica nei confronti dei suoi dipendenti è un esempio cristallino in Italia e nel mondo;
  • mostrato tutta la sua ignoranza nel campo delle materie prime: Ferrero è il principale cliente per le nocciole italiane, ma queste non bastano al fabbisogno per la fornitura di un prodotto che è distribuito in tutto il mondo. Forse a Salvini dovremmo spiegare che anche la pasta italiana della quale si strafoga in diretta facebook è fatta con almeno il 50% di farine prodotte con grano estero, idem per l'olio con il quale la condisce, idem per la pummarola ed altri ingredienti.
  • Ma soprattutto è riuscito a smentirsi nell'ultima cosa che aveva lasciato in lui un'ultima ombra di coerenza: la passione per la Nutella.

Ecco il carpiato cazzata con smentimento di cui parlavo prima. 
Tuttavia, Capitan Cazzaro, che non è un cretino (badate bene e non scordatelo mai!), si è reso conto che bestemmiare sulla Nutella è un po' come bestemmiare sulla Madonna di Medjugorje e quindi ha rapidamente postato il suo rassicurante faccione con lo sfondo di uno scaffale di vasetti di Nutella (disposti a fianco all'eretico Pan di Stelle, in un afflato di panteismo...). Insomma, cazzata con smentimento e rovesciata, grado di difficoltà elevatissimo, oltre il 4.

Che dire. Che la realtà supera la satira? Era già successo con Berlusconi, ma adesso, col cazzaro padano e gli attuali inquilini del parlamento (sì, non parlo solo di Italia Viva, ma anche dei miei sciagurati 5 Stelle!) la satira sta diventando obsoleta. Mi spiace per Spinoza e Lercio, che certi giorni impallidiscono al confronto.
Non ci resta che stare, qui. Monitorare. Ricordare. Finché la Bestia di Salvini non ci divorerà.
Haldeyde

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