17/07/09

Ronda su ronda

Sicurezza, Napolitano promulga la legge, ma con "perplessità e preoccupazioni".
Il Premier: "Terremo conto con il dovuto rispetto dei rilievi di quel vecchio rincoglionito"
http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/politica/ddl-sicurezza-8/davanzo-decreto/davanzo-decreto.html
Scrive Giuseppe D'Avanzo:
Napolitano è "perplesso" e addirittura "preoccupato". Troppe norme, in quel testo, e troppo eterogenee, spesso "prive dei necessari requisiti di organicità e sistematicità", così contraddittorie "con i principi generali dell'ordinamento e del sistema penale vigente" da sollevare "dubbi di irragionevolezza e di insostenibilità".
È una diagnosi critica e assai severa. Avrebbe giustificato un rinvio alle Camere del testo, ma - al contrario - la legge è stata promulgata con un invito al governo a fare meglio e a fare diritto ciò che è oggi storto e, domani, potrebbe diventare stortissimo. Napolitano sceglie la via più difficile, dunque. Prima promulga, poi scrive, consiglia, raccomanda, avverte. E' una strada che, prima di lui, non ha imboccato mai nessuno. E d'altronde mai nessuno, prima di Napolitano, ha dovuto sorvegliare una vita istituzionale divisa tra forza (straordinaria) della maggioranza e la debolezza (straordinaria) delle opposizioni, mutilata di ogni confronto parlamentare in una tableau dove la fragilità dei fondamenti condivisi è evidente. Il percorso che il Capo dello Stato si è scelto è il più tortuoso. Per necessità.

Io sono una mente più semplice: se un contratto non mi garba, non lo firmo. Poche pippe.
E adesso, pur con le perplessità del Presidente della Repubblica, ci teniamo quest'altro bel decreto, con il poco di condivisibile che c'è dentro ed il tanto di dubbio.
Spero solo di non incontrare i Blue Berets di notte da solo...
Haldeyde

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