08/06/13

Deontologia professionale

Arieccheme accà....
Lo so: siete sopravvissuti ugualmente in questa dozzina di giorni di mia assoluta stitichezza blogghistica, ma qualcuno magari si sarà preoccupato della mia salute. Pochi, credo.
Tranquilli, è solo un momentaneo periodo di incasinamento lavorativo che mi ha visto spesso all'estero ed impegnato anche a casa con montaggio di file video per mia moglie, feste della scuola di Vittoria, saggi vari di danza, compleanni, madre sgarrupata ed altro ancora.
Sono stati giorni densi dal punto di vista politico-satirico. Densi, nel senso di vischiosi. Dodici giorni fa il governo Letta parlava solo di presidenzialismo (come la priorità di questa nazione allo sfascio) ed oggi fa altrettanto, con la variante che Berlusconi ha sempre più il suo ditone medio conficcato nelle chiappe del PD ed il Movimento 5 Stelle si sta sempre più chiudendo sulle proprie seghe mentali degli scontrini e dei rimborsi. 
Nel frattempo ho avuto una trasferta lavorativa in Turchia, che mi ha portato a fare uno scalo ad Istanbul, proprio alla vigilia dei disordini scatenati dal pretesto dei 600 alberi di Gezi Park. Istanbul è una megalopoli soffocata dal traffico di 12 (c'è chi dice 18) milioni di abitanti che fanno avanti ed indietro in macchina e pullman dalla parte europea a quella asiatica (e viceversa), potendo attraversare solo due ponti. Il concetto di spostamento è assolutamente disgiunto dal concetto di tempo: per fare cento chilometri puoi metterci due ore come sei. Dipende. Comunque, la parte monumentale di Istanbul (vedi zona Sultanahmet, tanto per intenderci, con le due gigantesche e spettacolari moschee ed il Topkapi) è forse una delle più meravigliose, organizzate, civili, pulite zone che io abbia mai visto. Ed anche il Gran Bazar, dove un occidentale si aspetterebbe di essere circuito da migliaia di venditori imbroglioni ed aggressivi, è un esempio di pulizia e professionalità. Lo dico perché tre settimane fa ero ai Fori Imperiali di Roma sbraitando perché non trovavo un WC per far fare pipì a Vittoria e contemplando gli autobus di linea sfrecciare a tre metri dal Colosseo....
Non ha senso quello che ho scritto, non ha un filo logico, è tutto scombinato.
Ma chissenefrega.
Haldeyde

1 commento:

Anonimo ha detto...
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