09/12/13

Va bene così


Ribadendo il mio stato confusionale e la mia eterna incoerenza, sono tornato (ebbene sì) a votare alle primarie del PD.
Chi mi legge, o ha lo stomaco di sorbirsi le mie vignette, sa quanta stima e quanta fiducia io nutri per il mio ex-partito, ultimamente. Così tanta fiducia che negli ultimi anni sono prima migrato nell'IDV di Di Pietro, fino ad atterrare, con dissennato entusiasmo, sul Movimento 5 Stelle. Ogni migrazione frutto di un travagliatissimo percorso interiore che mi ha portato sempre a votare con convinzione per una forza politica fortemente contrapposta alla destra, ma che fosse tutto meno che il grigio, muffo e polveroso PD di Bersani, Franceschini, D'Alema e company.
Posso dire in coscienza di non aver mai votato con leggerezza, che le mie scelte sono sempre state elaborate con profondo scrupolo, anche quando me ne sono pentito subito dopo... Proprio come mi è successo all'alba del giorno seguente all'aver contribuito a portare in Parlamento un centinaio di lemmings telecomandati dagli sms di quell'inquietante personaggio che è Casaleggio.
Eppure, nonostante la delusione, sento sempre il richiamo delle primarie del PD. Ci sono sempre andato e sempre con un inspiegabile entusiasmo, legato alla speranza di partecipare ad un cambiamento.
Sono andato a votare Veltroni alle primarie, anche se ero già convinto di votare IDV.
Sono andato a votare Renzi, due volte, compreso il ballottaggio, quando ha perso con Bersani. Ed già ero certo che avrei votato Grillo.
Perché lo faccio, allora? Mi puzzano i due euri? No, perché mi piace partecipare ad un qualcosa di sinistra. Perché voglio avere mille dubbi prima di votare. Perché voglio poter scegliere fra due cose differenti, ma che mi intrigano, piuttosto che fra una merda secca ed una merda putrefatta. Sono stanco di votare il meno peggio, quindi ben venga l'ampia scelta.
Se alle vecchie primarie avesse vinto Renzi, avrei avuto molti più dubbi, avrei elaborato qualcosa dentro al mio stomaco, invece di votare ancora per il meno peggio come unica alternativa.
Oggi ha stravinto Renzi ed io sono contento perché adesso posso ripiombare nel mio piacevole travaglio interiore, che mi porterà a scegliere se fidarmi di questo giovane furbissimo volpone, o a dare un'altra chance a quella manica di psicopatici dei M5S.
Sono contento che abbia vinto Renzi, e non perché mi sia straordinariamente simpatico o perché incarni a pennello il mio ideale di sinistra: sono contento perché è l'unico che può provare a cambiare le cose. Il cambiamento porta sempre qualcosa di positivo. Benvenuto cambiamento.
Istintivamente avrei votato Civati, ma sarebbe stato un voto perso. Anche se, per assurdo, avesse vinto Pippo, non lo avrei visto nuotare agevolmente fra le varie correnti e correntine del PD. Troppo giovane e simpatico per vederlo affogare.
Renzi ha l'energia, il carisma, le spalle coperte da poteri forti (certo, non convenzionalmente di sinistra) per poter cambiare questo rantolante PD. O per distruggerlo definitivamente. Non importa. Un PD di dalemiani è meglio che si estingua.
E' un rischio che preferisco correre. Non si cura la cancrena semplicemente standola a guardare.
Poi, magari, ci ripenso e rivoto Grillo.
Ma stavolta sarò più selettivo nello scegliere.
Haldeyde

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