23/08/14

Il sesso forte, anzi crudele


Ormai da tempo abbiamo capito che il sesso forte non è quello maschile. Magari solleviamo pesi maggiori, magari siamo più pelosi (a parte una mia compagna delle medie della quale non farò il nome ...OK, si chiama Chiara), magari corriamo i 100 metri più velocemente alle Olimpiadi, oppure ci orientiamo meglio senza cartina in una città straniera. Magari parcheggiamo meglio. Anzi, senza magari.
Ma noi maschi non siamo il genere più forte. E neppure il più crudele. In questo le donne, se vogliono, ci battono di gran lunga, ci stracciano, non c'è gara.
Dovrei scrivere un trattato lunghissimo sulle raffinate tecniche di tortura mentale alle quali mi ha sottoposto mia madre fin dalla tenera età, basate sui più turpi dei ricatti morali ("Ah, non fai questo?! Ed io non ti faccio più da mangiare, non ti lavo, non ti aggiusto, non ti stiro, non ti do' la paghetta ..." e via discorrendo all'infinito), oppure sugli inverosimili confronti retorici ("Chi cucina meglio della tua mamma? Chi ti vuole bene più della tua mamma? Chi fa i tortellini meglio della tua mamma?). Roba che Guantanamo è Disneyland, al confronto. Se oggi io sono l'essere limitato e pavido che sono, lo devo a lei.
E che dire di mia moglie, donna di impareggiabile dolcezza e pazienza? Ma provate a svegliarla nei giorni festivi: fa sembrare un Grizzly tenero come Winnie the Pooh. 
Oppure arrischiatevi a non mantenere una promessa fatta a mia figlia, anche per motivi di oggettiva gravità (tipo oggi, che non siamo andati in piscina perché diluvia): il waterboarding ai detenuti di Abu Ghraib è più sopportabile della litania senza sosta alla quale può sottoporti per ore.
Le donne, ripeto, sono potenzialmente delle aguzzine raffinate e crudeli ed è per questo che non mi auguro davvero che la Jihad apra ai boia al femminile, come la candidata Kadijah Dare, cittadina britannica convertita e trasferitasi nel cuore del cosiddetto Califfato dell'IS, una giovane, poco più che ventenne, che non vede l'ora di poter giustiziare un uomo.
In fondo, un po' come qualsiasi moglie alla domenica pomeriggio durante la partita, o in fila all'outlet per quel paio di scarpe col tacco che le piacciono tanto. Sete di sangue, di rivalsa, voglia di fare del male, di arrecare sofferenza. Anche gratuita.
Per questo non hanno bisogno dell'Isis.
Haldeyde

PS: ovviamente è tutto una celia. Non fatemi del male.

5 commenti:

mr.Hyde ha detto...

Hai centrato:è frustrazione,voglia di essere in qualche modo protagonista, debolezza mentale.Questa persona fa morire dalle risate, ma mentre ridi ti ammazza..
(non so se riesci a vedere quello che ti scrivo).Un saluto.

Haldeyde ha detto...

Sì mr.Hyde, ti leggo con piacere e ti abbraccio. Sono io che ho sempre problemi a scrivere sui tuoi post! Ma ci riprovo...

Alligatore ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Alligatore ha detto...

Non condivido il post, credo che il potere sia maschilista, l'uccidere il fare la guerra pure... certo, la Tatcher è stata peggiore di qualsiasi liberista maschio, ma appunto, ha fatto una politica maschia. Con la vingetta citi questa giovane, ma nel post citi pure Guantanamo e Abu Graib, dimenticando (non di proposito, lo so), che lì c'erano anche delle donne a torturare con ferocia (ti ricordi quella che teneva al guinzaglio un prigioniero, con sguardo feroce?)... dico anche, perchè c'erano degli uomini, e la tortura era partita da ordini superiori, di uomini.

Haldeyde ha detto...

@Alligatore: come avevo scritto nel PS l'intento era scherzoso tant'è che ho citato i membri femminili della mia famiglia. Concordo che il potere sia maschilista, ma in fondo credo anche, che liberata da vincoli storici di supremazia maschile, la crudeltà femminile potrebbe soverchiare quella degli uomini. la giovane Kadijah non è crudele: è solo cretina e si è voluta fare un selfie al cubo.