27/12/15

'sti due maro'


Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono i due fucilieri della Marina accusati dell'omicidio di alcuni pescatori indiani scambiati per pirati. Non entro nel merito della storia, che conosco solo per sommi capi, ovvero quelli più populistici che ci vengono propinati dai telegiornali o da politici poveri di argomentazioni.
"Come volete risolvere il problema della disoccupazione?"
"E i due Maro'?"
"Come giustificate il vostro ottimismo mentre la gente si toglie la vita?"
"E i due Marò?"
"Sono buoni i passatelli?"
"E i due Marò?".
Al di là del fatto che i due fucilieri possano essere degli assassini di pescatori, oppure due fessi che si sono fatti prendere nonostante fossero già tranquilli in acque internazionali, o due eroi che stanno dignitosamente subendo la pochezza della diplomazia italiana in cambio di una salda partnership commerciale con un colosso in via di espansione, la cosa che nemmeno loro si aspettavano era di diventare una figura retorica per sfuggire a discussioni difficili o a domande impertinenti.
"E i due Marò?" è diventato una specie di intercalare, come "Caspita!", o "Orca l'oca!", ma anche un modo per mandare la discussione in vacca, o lanciare la palla in tribuna.
E' un carro di battaglia dell'opposizione, per stigmatizzare la pochezza di chi governa, che sia di destra o di sinistra. Fatto sta che i Marò restano là, uno a marcire in India ed uno che ha avuto la "fortuna" i farsi colpire da un ictus e quindi verosimilmente si darà indisponibile a continuare il martirio.
Mi spiace che la vicenda dei due fucilieri abbia assunto risvolti così grotteschi, che siano diventati un meme dal sapore quasi umoristico.
Due soldati, innocenti o colpevoli che possano essere, non meritano di finire in mezzo al bue e all'asinello del presepe di Giorgia Meloni.
Haldeyde


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