Fra barzellette già raccontate e moniti contro l'opulenza (da parte di un signore ricoperto di gioielli), si avvia l'ennesima pantomima dei Paesi ricchi che predono per i fondelli quelli poveri.
"Alla fine di questa giornata, quando saremo ancora qui, oltre 17 mila bambini saranno morti di fame. Ne scompare uno ogni cinque secondi. Sei milioni in un anno". Ha scelto parole raggelanti il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-Moon, per dare inizio al Vertice mondiale sulla sicurezza alimentare della Fao, che s'è aperto a Roma. http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/esteri/fao-vertice/16nov/16nov.html
16 novembre 2009
di Belfagor http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2380865&title=2380865
A chi chiama la Fao per conoscere l’agenda del Vertice, capita di sentirsi rispondere: “È probabile che Berlusconi sia qui dalle 8 a mezzanotte, altrimenti dovrebbe andare al tribunale di Milano...”. Ma che domani (oggi per chi legge sul blog) il Cavaliere presenzi alla Conferenza Fao per sottrarsi all’udienza del processo Mediaset è un’infame insinuazione. È nota la dolente passione del nostro premier per il Terzo mondo, come dimostrano il taglio dei fondi alla cooperazione e la sua memorabile performance al vertice Fao del giugno 2002. Esordio: “Un saluto a tutti voi, ma in particolare alle belle delegate”. Brusìo fra le signore.
Poi intervenne il direttore Fao, il senegalese Jacques Diouf, e il Cavaliere lo apostrofò spiritosamente: “Dovresti dimagrire un po’”. Altro brusìo. Il presidente del Togo Gnassingbè Eyadéma stava raccontando la tragedia del Malawi, dove stavano morendo di fame 13 milioni di persone. Sconvolto dalla commozione, Berlusconi lo interruppe: “Bisogna accorciare i tempi degli interventi perché la nostra non sarà una tragedia, ma anche noi abbiamo fame… Grazie di essere stati con noi, il pranzo è pronto, spero che il menu sia totalmente italiano, così sarete soddisfatti”.
da Il Fatto Quotidiano del 15 novembre 2009
Haldeyde
16 novembre 2009
di Belfagor http://antefatto.ilcannocchiale.it/glamware/blogs/blog.aspx?id_blog=96578&id_blogdoc=2380865&title=2380865
A chi chiama la Fao per conoscere l’agenda del Vertice, capita di sentirsi rispondere: “È probabile che Berlusconi sia qui dalle 8 a mezzanotte, altrimenti dovrebbe andare al tribunale di Milano...”. Ma che domani (oggi per chi legge sul blog) il Cavaliere presenzi alla Conferenza Fao per sottrarsi all’udienza del processo Mediaset è un’infame insinuazione. È nota la dolente passione del nostro premier per il Terzo mondo, come dimostrano il taglio dei fondi alla cooperazione e la sua memorabile performance al vertice Fao del giugno 2002. Esordio: “Un saluto a tutti voi, ma in particolare alle belle delegate”. Brusìo fra le signore.
Poi intervenne il direttore Fao, il senegalese Jacques Diouf, e il Cavaliere lo apostrofò spiritosamente: “Dovresti dimagrire un po’”. Altro brusìo. Il presidente del Togo Gnassingbè Eyadéma stava raccontando la tragedia del Malawi, dove stavano morendo di fame 13 milioni di persone. Sconvolto dalla commozione, Berlusconi lo interruppe: “Bisogna accorciare i tempi degli interventi perché la nostra non sarà una tragedia, ma anche noi abbiamo fame… Grazie di essere stati con noi, il pranzo è pronto, spero che il menu sia totalmente italiano, così sarete soddisfatti”.
da Il Fatto Quotidiano del 15 novembre 2009
Haldeyde
3 commenti:
Storica, in effetti.
Bella Haldeide!
Grazie ragazzi!
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