26/09/11

Addio, Sergio.

Oggi è scomparso a 80 anni Sergio Bonelli, alias Guido Nolitta, pseudonimo col quale ha scritto memorabili sceneggiature per numerose serie bonelliane.

I "Bonelli", nel loro tipico formato, mi accompagnano da quasi quaranta anni, ovvero da quando ne avevo 5 o 6.

Nell'estate del 1975 ero già un lettore sporadico dei fumetti lasciati in giro per casa da mio fratello: Tex, Zagor, il Piccolo Ranger, il Comandante Mark. Quell'estate fece il suo ingresso in edicola il primo numero di Mister No. Da allora, presi il "vizio", perché di vizio bisogna parlare, di acquistare regolarmente tutti i mesi Mister No, insieme a Zagor e al Piccolo Ranger. Questo vizio mi accompagnerà fino al 1985, quando Sergio Bonelli, alias Guido Nolitta, scrisse la puntata di chiusura della serie regolare del Piccolo Ranger (per i lettori smaliziati degli anni '80 il giovane Kit Teller era diventato decisamente troppo "naif"). Nel frattempo mia madre aveva già fatto razzia dei miei preziosi fumetti, regalandoli a destra e a manca pur di liberare i cassetti. Non oso pensare al valore che potevano avere, cumulativamente, alcuni numeri oggi introvabili.

Riprenderò con i Bonelli nell'anno seguente, il 1986, con il primo numero di Dylan Dog (che il mese scorso ha compiuto 300 numeri), stavolta collezionandoli con attenzione. Poi Nathan Never, Dampyr, Magico Vento ed alcune miniserie.

Oggi viene celebrato per eroi di grande divulgazione quali Tex o Dylan Dog, eppure io lo ricorderò per l'eroe che maggiormente ha segnato le mie fantasie di bambino, ovvero quel Piccolo Ranger di cui vedete splendida illustrazione di Frank Donatelli, in uno dei numeri più belli.

Kit Teller nasce come eroe bambino nel 1958, dalla mente di Andrea Lavezzolo, per poi comparire nel consueto formato bonelliano nel 1963.

Facile immedesimarsi, per un bambino quale ero io, in un eroe come questo. Tuttavia, non sono mai stato veramente appassionato delle storie degli anni '60. E' nel 1973, attorno al numero 110 che fa la comparsa un nuovo e superlativo sceneggiatore: Decio Canzio. E' ancora Frank Donatelli ad impreziosire le copertine, vere e proprie opere d'arte. Compare Franco Bignotti fra i nuovi disegnatori (in seguito esondante su Mister No) autore di alcune storie memorabili. Kit Teller non è più un adolescente un po' mona, ma diventa un giovanotto scaltro e forte, anche violento, all'occorrenza. E per una cinquantina di numeri vivrà, e mi farà vivere, storie meravigliose, come quella dell'illustrazione di cui sopra (Ku Klux Klan!) o l'Iceberg della morte, o gli Angeli sterminatori, o la Montagna incantata. Per poi purtroppo perdersi, con nuovi sceneggiatori, verso storielle sempre più banali e sciatte.

Per questo ci tenevo a salutare Guido Nolitta. Per avermi fatto cavalcare nel mondo della fantasia, insieme ad eroi che consideravo quasi come compagni di vita.

Oggi Zagor, o Mister No, o lo stesso Piccolo Ranger non hanno più, sul me stesso adulto, la credibilità e l'appeal che avevano sul me stesso bambino. A dire il vero, anche i nuovi eroi più moderni mi hanno leggermente stufato. Ma le sensazioni ed i brividi che provavo allora, quelli davvero non me li dimentico.

Nel 1985 titolasti l'ultimo numero del Piccolo Ranger "Rangers, addio!".

Oggi ti dico "Addio, Sergio!".

E grazie.

Haldeyde

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