23/09/11

Il fuco e l'ape regina



Un'ora e mezza. Quarantacinque volte i due minuti che gli hanno concesso per spiegare a Strasburgo l'ultima mirabolante manovra del Governo.

Di cosa si sarà occupato il nostro premier, in questi novanta minuti? Di sgridare Tremonti perché non ha voluto spendere 150.000 Euro di soldi italiani per pagare il volo di stato che avrebbe dovuto portarlo in tempo dall'America a votare contro l'autorizzazione a procedere nei confronti di Milanese?

O di elaborare con l'Ape Regina la strategia difensiva nel processo che lo vede "vittima" del ricatto da parte di Tarantini e Lavitola?

O semplicemente di organizzare un'altra orgia?

Gente, davvero il mondo ci sta guardando con gli occhi spalancati dallo stupore...

Il tassista di Valladolid, il project manager di Monaco, la tassista di Basilea, il commerciale di Hannover... tutta gente con la quale ho parlato e che mi fa capire, senza spocchia o senso di superiorità, che loro proprio non capiscono come un popolo che ha tremila anni di storia e il patrimonio culturale più grande al mondo non riesca a sbarazzarsi di questa casse politica così minimalista e guitta.

Ed io sono stufo di non avere risposte a questo dilemma.

Tuttavia, quando saremo ridotti come la Grecia, quando ci taglieranno la pensione, o ci vedremo raddoppiate le tasse, quando non ci saranno più sanità e scuola pubblica, allora spegneremo l'Isola dei Famosi, butteremo da parte la Playstation, e forse, dico forse, cominceremo ad affilare i forconi.

Per adesso stiamo ancora mediamente troppo bene per reagire a questa vergogna.

Haldeyde

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