"Col mio 25% lui sta governando. Non chiedo riconoscenza, ma rispetto". Diobòno.
Il diobòno l'ho aggiunto io per licenza poetica. Potevo scrivere sòccmel. Ma in fondo intendevo esticazzi.
Sì perché qui hanno ragione tutti, Renzi, i renziani, Bersani, la minoranza PD. Ma soprattutto i cittadini, presi sempre ed eternamente per il culo.
Ho sempre avuto rispetto per la correttezza di Bersani, che reputo un signore, ma che il PD abbia preso il 25%, con un calo di 5-7 punti rispetto alle proiezioni di qualche giorno prima, è una sua sconfitta, non un pregio. Lo smacchiatore di giaguari, che intanto veniva smacchiato da Grillo...
Il centrosinistra di bersaniana struttura ha vinto di misura le elezioni perché in coalizione con SEL, che gli ha fatto un voltafaccia quasi istantaneo. Una fuga del'elettorato verso il nuovo (l'M5S) che è sembrata più un esodo biblico. Elettori che, in maggioranza come me, speravano in un cambiamento ed hanno trovato un club esclusivo di stizzosi asociali. Non si meravigli, Bersani, che la gente sia tornata a votare in massa il PD grazie a Renzi, grande innovatore, giovane, simpatico, energetico, comunicatore, spavaldo, rottamatore e sublime sparatore di balle colossali. Come il suo predecessore con i capelli dipinti con il pennarello.
Renzi ha cavalcato il desiderio di cambiamento, lo schifo della vecchia e polverosa politica, l'efficacia degli slogan fini a se stessi.
Renzi ha capito tutto questo, esattamente come un altro signore venti anni fa, dal quale lo distingue soltato la fedina penale e non certo il programma di governo.
Per ora.
Haldeyde
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