Non è il primo e non sarà l'ultimo il caso di morte per caduta dalle scale di un detenuto dopo l'arresto per possesso di sostanze stupefacenti. Un po' di giusta indignazione, tanta retorica, ma soprattutto tanta ipocrisia.
Le forze dell'ordine, nella stragrande maggioranza dei casi, fanno il loro lavoro. Paga irrisoria per rischiare l'incolumità e spesso la vita. Spesso senza i mezzi necessari per fare fronte alla criminalità ad armi pari. Non dimentichiamolo.
Ma le poche mele marce sono quelle che purtroppo sviliscono la divisa dei tanti che fanno onestamente il loro lavoro. In Italia ci sono le divise che muoiono per proteggere un magistrato, ma anche quelle che pestano gli studenti nella caserma di Bolzaneto, evocando inquietanti parallelismi tipo Garage Olimpo e i desaparecidos.
Da un lato è giusto che i Ministri La Russa ed Alfano innalzino i vessilli di protezione verso le forze armate (anche se poi, tagliando i finanziamenti, il Governo le mette in ginocchio, impedendole di avere i mezzi per acquistare il carburante pr le volanti od il toner per le stampanti). D'altro canto, certi episodi di barbarie chiedono giustizia. Troppi i casi di violenze sui detenuti, quasi sempre nascosti all'esterno e comunque taciuti dalla stampa.
Da un lato è giusto che i Ministri La Russa ed Alfano innalzino i vessilli di protezione verso le forze armate (anche se poi, tagliando i finanziamenti, il Governo le mette in ginocchio, impedendole di avere i mezzi per acquistare il carburante pr le volanti od il toner per le stampanti). D'altro canto, certi episodi di barbarie chiedono giustizia. Troppi i casi di violenze sui detenuti, quasi sempre nascosti all'esterno e comunque taciuti dalla stampa.
Questa volta è diverso. Stefano Cucchi, un giovane di 31 anni, 47 chili di peso, epilettico, viene arrestato in possesso di 20 grammi di sostanze stupefacenti. Non entro nel merito che fossero droghe leggere o che fossero per uso personale o per spaccio. Drogarsi non è bello ed oggi è anche fuorilegge. Entra in carcere e ne esce morto. Ufficialmente caduto dalle scale, poi spentosi nell'ospedale per detenuti dopo aver rifiutato cure e cibo per giorni.
Perchè stavolta è diverso? Perchè i parenti del giovane fanno pubblicare le foto del corpo martoriato, massacrato di botte, fratturato e gonfio. Io le ho viste oggi e vi giuro che ho pianto.
Questo è il link, ma è uno spettacolo duro, che non consiglio a persone sensibili. Se avete la forza apritelo.
Ho pensato che non è vero che certe cose accadono solo ai delinquenti. Purtroppo può accadere a tutti. Lo spazio di un malinteso, di un errore di valutazione, e ti ritrovi sprofondato nell'incubo.
Giustizia è quello che chiede la famiglia Cucchi.
Anche nel rispetto dei tutori dell'ordine che fanno correttamente il loro mestiere ed ai quali dobbiamo comunque tanto.
Haldeyde