23/10/09

Facebook ingrato

Facebook, interviene Maroni: "Stop alla pagina anti-Berlusconi"
Il Pd: "Chiudere anche le pagine contro Franceschini" - La Repubblica 22 ottobre

Secca replica di Franceschini:"Non provateci: i gruppi di Facebook che mi danno addosso sono gli unici che mi considerano..."

http://www.repubblica.it/2009/10/sezioni/politica/berlusconi-varie-3/maroni-facebook/maroni-facebook.html
Adesso attenzione perchè non voglio essere frainteso.
Una minaccia di morte va giustamente presa sul serio, anche e riguarda qualcuno di profondamente antipatico. Occorre però fare un distinguo fra minaccia di morte e goliardata.
Una goliardata un po' cretina, sicuramente fuori luogo, ma pur sempre una innocua farsa.
I gruppi su Facebook che inneggiano contro qualsiasi politico, che sia Fini, Berlusconi, ma anche Franceschini o, peggio ancora, Di Pietro e Travaglio, sono sicuramente di dubbio gusto, ma non credo che debbano impensierire seriamente.
Si è detto che possono istigare qualch folle. E' una fesseria. Un folle non si iscrive ad un gruppo di Facebook se ha reali intenzioni omicide.
Eppure Maroni ha indetto la crociata e manifestato l'obbiettivo di chiudere il gruppo anti-Berlusca. Quello che vuole la morte di Travaglio, invece, va benissimo.
Maroni parla di "apologia di reato" e di un "problema di cultura". Una strada pericolosa, soprattutto "se passa il concetto che uno può scrivere impunemente queste cose". Il rischio previsto da Maroni è "che poi a qualcuno venga in mente di metterle in atto".
(...)
Ma la discussione su "Uccidiamo Berlusconi", non si svolge solo sulla pagina del gruppo. L'intero social network è invaso da commenti sull'esistenza di questo e altri gruppi simili. E sul web cresce la caccia alle pagine contro i personaggi politici. Si va dai 180 gruppi contro il segretario del Pd, Dario Franceschini. Ma è tutto il Pd ad essere messo sotto tiro. 19mila iscritti a "Scommetto che riesco a trovare 50mila persone che odiano Veltroni e il Pd", 1950 iscritti a "Sopprimiamo Franceschini" e 650 per "Franceschini sparati". E poi "D'Alema ti odio" e "Uccidiamo Bassolino". Ma non solo. A finire nel mirino dei killer digitali Giampiero Mughini, Federico Moccia e una lunga fila di calciatori. La rabbia si scatena anche contro i giornalisti di Anno Zero. Con 86 membri "A morte Marco Travaglio", e poi "Santoro e Vauro a morte". E se si abbandonano le minacce di morte e se ne scelgono di più lievi la lista si allunga all'infinito. C'è un "Liberateci da Antonio Di Pietro" e "Io odio Gianfranco Fini". E sono molto numerosi anche i siti stranieri: Sarkozy, Gordon Brown e Obama i più bersagliati. (vedi link)
Insomma Ministro Maroni, la vogliamo dire tutta? Questa pretestuosa azione contro i "killer" di Internet puzza tanto di polverone per distogliere l'attenzione da altre cose.
Dalle manovre che sta attuando il Governo allo scopo di mandare in prescrizione i processi che coinvolgono il Presidente del Consiglio dopo che la Consulta ha stabilito l'incostituzionalità del Lodo Alfano.
Dalla crisi economica che non da scampo, e che oggi più di qualche mese fa sta mettendo in ginocchio milioni di italiani (quasi tre milioni, stimati, in assoluta indigenza, cioè che non possono permettersi la minestra, non la playstation).
Dall'incontrollabilità del nostro debito pubblico, a livello dei primi anni '90 e destinato a crescere.
Eccetera.
Eccetera....
Haldeyde

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