"Io sono assolutamente convinto che la sentenza non potrà che confermare la costituzionalità del Lodo Alfano. Perché quando è stato elaborato sono stati tenuti in debita considerazione tutti i rilievi che la Corte Costituzionale aveva fatto sul Lodo Schifani. Punto dopo punto sono stati trovati i rimedi secondo le indicazioni che la stessa Corte aveva dato. Quindi non vedo alcuna logica possibilità che ci sia un giudizio di incostituzionalità".
Affariitaliani.it 5/10/2009 - due giorni prima della bocciatura
Dopo la bocciatura le minacce "Vedrete di che pasta sono fatto!" ed ecco la ghenga avvocatesca ad elaborare la prossima proposta di legge per ripristinare l'immunità parlamentare.
Nel '93 messuna corrente o magistrato chiese l'abolizione di quel privilegio, che imponeva alle procure di chiedere il permesso alle Camere anche per poter aprire un'indagine su un parlamentare (permesso quasi sempre negato). A chiederlo, all'indomani del rigetto delle autorizzazioni a procedere per Craxi, furono due mozioni: una firmata da Umberto Bossi, Roberto Maroni e Roberto Castelli. L'altra da Gianfranco Fini, Maurizio Gasparri e Ignazio La Russa.
Come? Bossi, Maroni e Castelli da una parte e Fini, Gasparri e La Russa dall'altra? Con l'eccezione di Fini, il più bolscevico dei sei, stiamo parlando dei Rottweiler del Cavaliere! Tutti ministri del Berlusca, che si apprestano, chi più chi meno, ad invocare l'immunità che sedici anni fa hanno fortemente voluto abolire....
D'altronde, la sciocca coerenza è privilegio delle menti piccole.
Haldeyde
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