08/12/12
A ognuno il suo ruolo
Il bravo Angelino si sta svegliando da un bel sogno: quello di fare delle democraticissime primarie, aperte a volti nuovi, puliti e soprattutto incensurati. E si ritrova nell'incubo, lo stesso incubo mio e di tutti gli italiani: Silvio scende in campo!
L'aveva giurato, Alfano: le primarie si faranno.
Aveva garantito: no ai condannati altrimenti me ne vado.
Aveva assicurato: il presidente Berlusconi è d'accordo.
Poi, come qualunque passante avrebbe previsto dopo la vittoria del bolscevico Bersani, il condannato Berlusconi scende in campo contro il nemico mangiabambini. Niente primarie, niente volti giovani e puliti.
Il centrodestra è roba sua: se lo riprende quando vuole e come vuole.
Caro Alfano, mi fai tenerezza. No, tenerezza non è il sentimento che provo. Pena, pena è l'espressione giusta.
E tu, Alfano, non provi pena per questo giovane avvocato sconosciuto, che deve tutto a Berlusconi e che giustamente gli deve fare un po' da zerbino, ma che viene così troppo frequentemente smerdato? Sì, perché alla guittaggine ci dovrebbe essere un limite, al servilismo più impenitente bisognerebbe mettere dei paletti deontologici. Sì può essere così professionalmente larva da accettare che qualunque cosa tu dica venga puntualmente smentita da qualcun altro, e tentare lo stesso di mantenersi dignitosi?
No. Non è giusto.
Se hai un po' di dignità, alla prossima conferenza stampa gli devi vomitare su quella crapa dipinta con l'Uniposca; concediti un momento di virile autostima e mandalo a cagare in diretta. Ti scongiuro.
Alfano, tu non sei adatto a quel partito, non sei adatto alla politica.
Alfano, tu sei incensurato. Sei inadeguato.
Haldeyde
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento