29/04/13

Forza, Giuseppe!


Suona male, ma l'intento non è quello di sbertucciare una bruttissima storia. Vorrei avere meno sonno ed essere più ispirato per spiegarmi meglio, ma a quest'ora e dopo una giornata pesante qualunque cosa mi uscirà storta.
Dedico un abbraccio grandissimo alla giovane figlia del carabiniere, Martina, che in poche parole in conferenza stampa ha dimostrato a tutti cosa vuol dire avere i maroni anche se si è femmine.
Rivolgo un pensiero al carabiniere Giangrande, colpevole di esercitare la sua funzione piantonato davanti al portale d'accesso ad un mondo alieno: quello dei politici autoreferenziati, che arrivano in auto blu, scorta e sirene spiegate e se ne fregano se il mondo fuori dal loro va a rotoli.
Una riflessione anche sull'attentatore, il disgraziato Luigi Preiti: nessun eccesso di comprensione da parte mia, nessun tentativo di motivare il gesto in modo goffo e disarticolato. Preiti è un disgraziato, non uno squilibrato cronico. Magari squilibrato lo è diventato, nel momento in cui gli si è chiusa la vena e ha deciso che questa vita fosse troppo ingiusta con lui e troppo ingiustamente giusta con quella casta che svivacchia alla grande là dentro, alle sue spalle. Voleva sparare ai politici, poi ha sparato a due funzionari dello stato, che come lui arrivano a fatica a fine mese.
Ma com'è che questa tragedia la stiamo vivendo tutti come già annunciata? Come qualcosa di più grosso che sta montando, lentamente, ma progressivamente?
Come ha detto Martina: "Spero che questo incidente possa almeno far riflettere tutti e far sì che qualcosa possa migliorare".
Purtroppo, ho l'impressione che chi dovrebbe maggiormente riflettere in questo momento si stia occupando più che altro dei propri interessi.
Haldeyde

4 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Secondo me Luigi Preiti non è affatto lo sprovveduto che vogliono far credere.
Dalle foto è "bene impostato".
Quel "signore" è stato addestrato.
Si tratta (quasi) sicuramente di un tipico segnale diretto a "bersagli" non meglio precisati.
Sono convinto che quei poveracci siano le vittime sacrificali di interessi più "grandi" di loro.
Volevano mostrare all'Europa che l'Italia sta per esplodere per avere un margine di azione maggiore?
Volevano lanciare qualche segnale mafioso?
Non sono in grado di dirlo.
Lascio ai posteri l'ardua sentenza.

Haldeyde ha detto...

Dici allora che è un attentato di stato? Io credo semplicemente che non bisogna sottovalutare il livello di stress e disperazione nel quale sta sprofondando la gente comune, che fa fatica a vivere e a pagare cibo e cure per i propri figli e si vede passare uno di quei bei tomi in auto blu e scorta, molto più impensieriti per il loro status che per quello dei poveracci. Preiti ha sbroccato, ma ha sbagliato bersaglio.

Anonimo ha detto...

Presentarsi in Europa con il cappello in mano e senza carte da giocare, non porta da nessuna parte.
Forse hanno pensato ad un "rinforzino" della propria posizione.
Non dimenticare che l'EU è semplicemente una unione di stati in concorrenza tra di loro.
In america per risolvere questo problema hanno dovuto fare una guerra civile.