18/08/10

Defunto, suo malgladio

"In realtà io non esterno. Io comunico. Io non sono matto. Io faccio il matto. È diverso."


Ovvio che quando uno muore risulta indelicato dirne peste e corna, specie se in via ufficiale o davanti alla telecamera di un giornalista. Pertanto, da ieri, vige la desueta processione dei big politici che si scappellano in ovvi e prevedibili omaggi alla statura del politico e dell'uomo Francesco Cossiga.
Napolitano: "Mi colpirono subito quella ricchezza umana, quell’animo estroverso e cordiale e quel senso dell’umorismo che sempre ne avrebbero accompagnato il lungo servizio nella vita pubblica".
Andreotti: "Ricordo la sua azione politica fine, lungimirante e concreta, costruita sui valori del cattolicesimo democratico, coerentemente vissuti, e su una profonda cultura giuridica".
Bagnasco: "ha servito il nostro Paese nei più importanti compiti istituzionali, in momenti assai delicati, sempre consapevole delle proprie responsabilità e attento al perseguimento del bene comune".
Bersani: "Se ne vanno una persona singolare e straordinaria e una parte della nostra storia".
D'Alema: "Grande protagonista della vita democratica"
Prospero Gallinari Ex Br: "Onore al mio ex nemico"
Monsignor Paglia: "tutto sgorga da una prospettiva di fede, e nello stesso tempo questa fede gli ha dato un grande amore per il Paese, per la patria"
Non una parola sul suo operato da ministro dell'interno negli anni di piombo, niente P2, niente Gladio, niente Stay Behind, niente Pierfrancesco Lorusso, niente Giorgiana Masi.
Io non mi pronuncio, fra l'altro le sue recenti mattane da picchiatello me lo rendevano pure simpatico.
Preferisco ricordarlo con uno dei suoi momenti migliori e più recenti (ottobre 2008):
''In primo luogo lasciare perdere gli studenti dei licei, perche' pensi a cosa succederebbe se un ragazzino di dodici anni rimanesse ucciso o gravemente ferito...''. ''Lasciar fare gli universitari. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle universita', infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le citta'''. ''Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovra' sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri''. ''Nel senso che le forze dell'ordine non dovrebbero avere pieta' e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in liberta', ma picchiarli e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano''. ''Soprattutto i docenti. Non dico quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine si'.
Addio Cossiga.
Ad alcuni non mancherai.
Haldeyde

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Al sottoscritto no di sicuro..

fedeccino ha detto...

si', non c'e' pericolo.