10/08/13

Due pesi, due misure (cautelari)


Ammetto di essere uno di quelli che si era subito indignato di fronte alle irregolarità fiscali della signora Idem.
Non ho mai pensato che fosse una criminale od una cortigiana (visto che le hanno dato pure della puttana), ma molto rapidamente mi sono schierato fra quei talebani della deontologia politica che hanno immediatamente bollato la Idem come furbetta.
E quindi ho apprezzato il senso assolutodella decisione di Letta di chiederle di farsi da parte. Perbacco, un PD così pulito non poteva permettersi macchie, o un nuovo Scajola in formato bonsai.
Oggi scopro che la messa in regola della sua posizione (ICI o IMU non pagata per la sua palestra) dal 2007 al 2012 le è costata meno di tremila euro. D'accordo che prima del 2007 è andato tutto in prescrizione, ma stiamo parlando veramente di pochi spiccioli, per una pluri-campionessa nonché Ministro della Repubblica.
Come se io decidessi di evadere il fisco per risparmiare 10 euro.
Allora, forse con un po' di ritardo, ho cominciato a pensare di essere stato un po' troppo affrettato. Che forse si sia trattata veramente di una svista malconsigliata da un commercialista distratto.
Viviamo nel paese della nipote di Mubarak, delle case vista Colosseo acquistate a mia insaputa, del sono già così ricco che figuriamoci se mi metto a rubare: perché non devo credere ad una svista da 3000 euro (circa un sesto, un settimo del suo stipendio mensile di ministro), quando mi devo bere da vent'anni che Silvio Berlusconi è sceso in politica non per salvaguardare gli affari suoi, ma perché l'Italia è il paese che ama?
Ma il PD di Letta (Enrico, ma anche Gianni) è stato irremovibile: lontano da noi l'onta del sospetto, vattene via, tu e le tue medaglie (con le quali pensavamo di portare lustro ad un partito ormai ammuffito).
Oggi lo stesso PD di Letta (Enrico, ma anche e soprattutto Gianni) sta studiando il salvacondotto per il condannato Berlusconi. Si parla di Grazia (insieme a Graziella e soprattutto Graziealca...), si vagheggia di elezione a senatore a vita (pare lo avessero proposto pure ad Al Capone, stesso reato, poi hanno scelto di mandarlo ai ferri, sfiga...) e finalmente di "agibilità politica". Cioè, sono un delinquente, ma dato che tengo il governo in piedi con un mio dito nel culo, vorrei continuare a tenere il mio dito in quel posto e quindi non posso stare ai domiciliari.
Insomma, lo stesso PD che ha sacrificato la furbetta (?) Josefa, è indaffaratissimo a cercare un modo per tirare a lustro il condannato Silvio.
Poi si meravigliano che devono chiudere le Feste del PD perché non si trovano più i volontari.
Haldeyde

2 commenti:

Alligatore ha detto...

In realtà, a parte i casi speicifici, è andato tutto a puttane, il PD da secoli non è più quello, manco l'ombra del buon PCI, che con i suoi difetti (tanti), era pieno di gente onesta, con un rigore morale che si sognan gli altri partiti.

Haldeyde ha detto...

Sono d'accordo, Alligatore, ma in generale un po' tutta la politica si è sputtanata. Da quando hanno cominciato ad autoreferenziarsi.