06/01/15

Norme ad minchiam


Non mi spingerò ad elaborare un lungo trattato su cosa sia la norma "Salva-Berlusconi" inserita, non si sa bene da chi, nella delega fiscale della riforma del fisco. La troverete spiegata mille volte meglio in qualsiasi giornale, ed è già una cosa straordinaria che se ne possa leggere, dato il controllo esercitato dal potere politico sui media. E' indice che non siamo ancora una dittatura nordcoreana o russa. Non ancora, perlomeno.
Comunque, in sintesi, uno spiritello dei boschi, od un elfo birichino, ha inserito (all'insaputa di tutto il governo) una piccolissima norma nell'Art.19 bis che depenalizza i reati fiscali, compresa la frode, nei casi in cui essa sia inferiore al 3% del totale imponibile. Una norma che grazierebbe Berlusconi dall'inagibilità politica (in merito alla legge Severino) in quanto la condanna da lui subita è correlata ad una frode fiscale nettamente inferiore al 3% dell'imponibile Mediaset.
Ma ancora stiamo qui a stupirci?
Sono vent'anni che il centrosinistra lancia scialuppe di salvataggio a Berlusconi. Basta ricordare la bicamerale di D'Alema, la legge sul conflitto di interessi tenuta nel cassetto durante gli anni di governo di centrosinistra, il famoso discorso di Violante che, sintetizzato, faceva così: "negli anni di governo di centrosinistra Berlusconi ha quintuplicato il suo fatturato e noi non gli abbiamo mai rotto i coglioni. Per favore, ce ne sia riconoscente."
Insomma, niente di nuovo sotto il sole. I voti di Berlusconi servono a Renzi e viceversa. Non mi sembra un mistero. L'Italia è ferma a litigare su Berlusconi da un quarto di secolo. Direi che è ora di finirla. Graziatelo e basta, ma fatelo a viso scoperto.
Ne guadagnerete in dignità.
Un po' meno in consenso, ma tanto chi se ne frega.
Haldeyde

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