30/04/20

Il Balabiòt di Rignano sull'Arno


E' da un paio di giorni che mi fischiano le orecchie. 
Già in un mio precedente post davo assolutamente per scontato che Renzi avrebbe prima o poi fatto cadere il governo. Certo, ancora non lo ha fatto, ma lo farà. Un uomo abituato ad essere al centro della scena, innamorato di se stesso come nemmeno Narciso lo è mai stato, difficilmente può sopportare a lungo di vivacchiare nell'indifferenza generale, con un indice di apprezzamento al 12%, contro il 60% tributato a Conte.
Ecco quindi il suo prevedibile ultimatum al Governo, di cui fa parte, beninteso, e che anzi ha contribuito in prima persona a far nascere. "Non abbiamo tolto i pieni poteri a Salvini per darli ad un altro (che non fossi io, ovviamente)!" 
Come se Conte fosse davvero Pol Pot, come se si divertisse, con malcelato sadismo, a far morire di fame i negozianti, ritardando l'apertura di tutte le loro attività commerciali. Come se lasciare la gente in quarantena gli arrecasse gioia. Come se privare i bambini della vita comunitaria di scuola gli provocasse fremiti di piacere e singulti orgasmici.
Non credo di aver smarrito completamente la ragione, né di essermi innamorato in modo cieco e folle del premier, ma sono sicuro che questo galantuomo si stia assumendo responsabilità pesantissime, con decisioni difficili ed inevitabilmente impopolari. Vivaddio che c'è lui e non Salvini a traghettarci fuori da questa pandemia e dall'inevitabile crisi economica che ne conseguirà e che ci segnerà per anni! Avete notato? Gli speculatori finanziari si stanno già fregando le mani, con Fitch che ci declassa di un niente sopra al livello spazzatura, lo spread che si alza e una certa aria di ripensamento europeo sul fatto che il MES associato agli investimenti per l'emergenza coronavirus sia proprio così esente da condizionalità. 
E' tutto previsto. Funziona sempre così, da quando è stato fatto fuori Berlusconi. Si crea la tempesta perfetta, del tutto artificiale, per mettere nella sala dei bottoni qualcuno di più controllabile, o perlomeno in sintonia con pensiero comune degli stati forti dell'Europa. Sono un complottista? Forse.
Conte ha conseguito l'obbiettivo minimo di far sentire la voce dell'Italia, e lo ha fatto con la testa alta e senza dover accettare umilianti diktat. Per ora. E un premier che, pur lavorando di fioretto, diplomaticamente fa presente in Europa che l'Italia non è uno zerbino e che potrebbe benissimo ritornare ad essere una potenza economica (se si giocasse tutti con le stesse regole), ecco, questo premier è un premier scomodo. Perché meno controllabile; perché ha consenso.
Quindi presto, temo troppo presto, partirà un attacco sferrato dall'opposizione di destra, più il cavallo di Troia di Italia Viva, più lo spread e qualche altra agenzia di rating prezzolata che ci declasserà a spazzatura, e si creeranno le condizioni, tanto auspicate all'estero, di un ennesimo governo di unità nazionale. Con Draghi, a fare le veci di Monti bis, ed un sostegno che andrà da Meloni, Salvini, Forza Italia, Italia Viva e, temo, anche col PD. All'opposizione, gli sgangherati 5 Stelle, talebanizzati sotto la futura guida Di Battista, con Paola Taverna che rutta in aula i suoi strali di vendetta. 

Nello stesso post dicevo che Renzi è l'Arturito de La Casa di Carta. Chi non l'ha ancora visto corra su Netflix a vederlo. Arturito è il direttore della Zecca di Spagna, un uomo potente, ma squallido, mellifluo, sobillatore con i deboli, ma coniglio con i forti. Un uomo che perde tutto il suo potere nel momento in cui viene preso in ostaggio, ma che pur nella sua condizione di inferiorità umana ed oggettiva riesce a catalizzare le disgrazie peggiori e quasi a dare una inaspettata svolta positiva per lui. Quasi.
Ecco. Renzi è Arturito.
E la sua uscita odierna sui morti di Bergamo, come se potessero donare a lui un improbabile endorsement, è stata veramente una porcata di uno squallore inimmaginabile.
Haldeyde

3 commenti:

Alligatore ha detto...

Disgustoso questo uomo, sempre pi disgustoso.
Buon Primo Maggio a te 🌹.

Haldeyde ha detto...

Grazie Alligatore, un abbraccio

Berica ha detto...

Un infelice discorso di un disperato in crisi di astinenza da potere e protagonismo. La Storia lo ricorderà come un inutile fastidio.